Piatti tipici Hong Kong: quali provare e dove andare

Viaggiare non è solo scoprire luoghi nuovi ma è anche assaggiare i piatti tipici di un paese, scopri i piatti tipici Hong Kong!

Ad Hong Kong potrai combinare sapori tradizionali e influenze internazionali, perché questa metropoli cosmopolita offre una vasta gamma di delizie gastronomiche che riflettono la sua ricca storia e culturale.
Attraverso quindi il crocevia tra Oriente e Occidente, potrai gustare autentiche prelibatezze locali, che rispecchiano l’anima di questa straordinaria città.

Continuando a leggere troverai elencati e descritti i migliori piatti da gustare una volta ad Hong Kong e anche dove assaggiarli.

Piatti tipici Hong Kong

Dim Sum

Il gioiello della cucina di Hong Kong, il Dim Sum è una celebrazione del cibo condiviso e della convivialità. Questi piccoli bocconcini sono realizzati in una varietà di forme e sapori, come ravioli al vapore, involtini primavera, panini al vapore ripieni di maiale o gamberi.
Ti consigliamo poi di provarlo in uno dei ristoranti storici di Hong Kong, come il Lin Heung Tea House a Central o il Tim Ho Wan, famoso per essere il ristorante Dim Sum con stella Michelin.

Gamberi Saltati con Uova di Burro

Questo piatto è una vera delizia e i gamberi sono saltati in padella con una salsa cremosa di uova di burro, creando un equilibrio perfetto tra sapori salati e dolci. È possibile gustare questo piatto in diversi ristoranti di pesce tradizionali come l’Under Bridge Spicy Crab o il Sing Heung Yuen.

Wonton Noodles

Si tratta di un piatto semplice ma estremamente gustoso, le Wonton Noodles sono una zuppa di brodo di pollo con wonton ripieni di carne di maiale o gamberi e la freschezza degli ingredienti rende questo piatto una vera delizia. Per provare la versione migliore, non c’è dubbio, raggiungi il Mak’s Noodle o il Tsim Chai Kee Noodle a Central.

Pesce alla griglia con Salsa di Soia

Essendo una città portuale, Hong Kong vanta di una vasta selezione di pesce fresco e la sua preparazione più semplice ma allo stesso tempo gustosa, è il pesce alla griglia con salsa di soia. La delicatezza del pesce si fonde con il sapore della salsa di soia per creare un piatto saporito.Il Lung King Heen è uno dei posti migliori per provare questo piatto.

Hot Pot

Il fondue cinese o Hot Pot è un’esperienza culinaria unica: una pentola fumante di brodo bollente viene posta al centro del tavolo dove vengono cucinati carne, pesce, verdure e altri ingredienti, immergendoli poi tutti nel brodo. Goditi il tuo Hot Pot al Megan’s Kitchen o al Little Sheep Mongolian Hot Pot.

Goose

La Goose, o oca, è un ingrediente comune nella cucina di Hong Kong, si tratta di carne di oca arrostita fino a diventare croccante e servita con una salsina speciale. Goditi questo piatto al celebre Yung Kee Restaurant o al Joy Hing Roasted Meat.

Anatra Arrosto

Come la Goose, l’anatra arrosto è un piatto imperdibile, dove la pelle croccante e la carne succosa rendono questo piatto un’esperienza indimenticabile. Assaggiare l’anatra arrosto sarà un’esperienza imperdibile e se non sai dove andare, vai al Yat Lok Roast Goose o al Kam’s Roast Goose.

Itinerari e piatti tipici Hong Kong

C’è forse qualcosa di meglio che combinare la passione per il viaggio alla passione per il cibo? Ecco quindi delle idee di itinerari dove unire le due cose.

Itinerario a Central

Inizia il tuo viaggio esplorando i quartieri storici di Central, come Sheung Wan e Tai Kwun. Qui potrai provare il Dim Sum tradizionale al Lin Heung Tea House e ammirare l’architettura coloniale. Una visita a Central non è poi completa senza salire sulla cima di Victoria Peak. Potrai così godere di una vista mozzafiato sulla città e sulla baia di Victoria, la funicolare Peak Tram è poi il modo più popolare per raggiungere la cima.

Un altro luogo imperdibile è il Man Mo Temple un antico tempio taoista risale al XIX secolo, dedicato agli dei della letteratura (Man) e della guerra (Mo). È un’oasi di tranquillità nel cuore del quartiere affollato.


Concludi la giornata gustando i deliziosi Wonton Noodles al Mak’s Noodle, mentre per un pò di movimento potrai raggiungere SoHo e Lan Kwai Fong street, famose per la loro vivace vita notturna.

Itinerario di Kowloon

Dirigiti a Kowloon per sperimentare l’autentica vita di strada di Hong Kong.
Parti da Avenue of Stars, una passeggiata panoramica che offre una splendida vista sulla skyline di Hong Kong e sulla baia di Victoria. Qui troverai anche le statue di bronzo di celebri stelle di Hong Kong, omaggio all’industria cinematografica locale. Esplora successivamente i mercati di Mong Kok, gustando il pesce alla griglia con salsa di soia al Lung King Heen e prova l’Hot Pot al Megan’s Kitchen.

Un altro tempio molto bello in questo quartiere è il Wong Tai Sin Temple, un tempio taoista molto famoso dedicato a Wong Tai Sin, una divinità venerata per la sua capacità di concedere desideri. È un importante centro di devozione religiosa per i locali.

Verso sera invece raggiungi il Temple Street Night Market, un mercato notturno che offre una vasta gamma di articoli, come souvenir, abbigliamento, elettronica e cibo di strada. È un luogo affascinante per fare shopping e immergersi nell’atmosfera di Hong Kong.


Prima di rientrare poi non perderti lo spettacolo di luci ad Hong Kong Cultural Centre e Tsim Sha Tsui Promenade.

Itinerario di Aberdeen

Scopri la cultura marittima di Hong Kong ad Aberdeen. Goditi il piatto di Gamberi Saltati con Uova di Burro al Sing Heung Yuen e immergiti nell’atmosfera autentica della vita dei pescatori.

Aberdeen Floating Village è infatti una delle ultime comunità di pescatori tradizionali di Hong Kong, potrai fare un giro in sampan (barca a remi) per esplorare la baia e osservare la vita quotidiana dei pescatori.

Itinerario di Sham Shui Po

Esplora il quartiere alla moda di Sham Shui Po e scopri l’arte di strada e la creatività locale. Se ami la tecnologia la zona del Golden Computer Arcade e Ap Liu Street sarà il tuo paradiso! Troverai negozi di computer, telefoni, videogiochi e gadget tecnologici a prezzi convenienti.

Se invece ami i graffiti, in questo quartiere potrai ammirare una vivace scena di street art. Perditi quindi tra le strade e scopri le opere d’arte colorate e creative dei muralisti local. Concludi la giornata con l’anatra arrosto al Yat Lok Roast Goose.

Se poi cerchi maggiori dettagli su cosa vedere ad Hong Kong, non perderti l’articolo dedicato, anche perché ricordati che c’è la possibilità di richiedere il Working holidays visa, mentre per la questione visti, vaccini e tanto altro, ricordati che puoi sempre consultare il sito di Viaggiare Sicuri.

Per quanto riguardo invece l’assicurazione, lo sai, per un viaggio fuori Italia è sempre opportuno farla, anche solo per avere più tranquillità di poter mangiare tutto lo street food che vorrai. A volte infatti può capitare di stare male di stomaco e di intestino, e sapere che per qualsiasi cosa potrai ricevere assistenza in un paese straniero fa la differenza!


Scoprire i piatti tipici Hong Kong è un modo eccezionale per immergersi nella cultura e nella tradizione della città. Attraverso questi piatti gustosi e i locali storici, potrai avere l’opportunità di sperimentare il cuore di questa metropoli dinamica.

Le prelibatezze di Hong Kong riflettono la sua storia culinaria unica e la fusione di influenze culturali, rendendo il viaggio un’esperienza indimenticabile se ami sperimentare i piatti di tutto il mondo.

Hong Kong cosa vedere: la guida completa

Se stai pensando di richiedere il vsito Working Holiday ad Hong Kong quando sarà finalmente aperta la destinazione e vuoi sapere cosa vedere, non perderti questo articolo, dove troverai diversi itinerari divisi per giorni.

Hong Kong è una metropoli affascinante, una destinazione turistica straordinaria che è in grado di offrire esperienze uniche. Con una combinazione di tradizioni culturali e di modernità sfrenata, questa città è un perfetto mix tra passato e futuro.

Con così tanto da vedere e fare, pianificare quindi il proprio itinerario è fondamentale, per queso motivo in questo articolo troverai i luoghi di maggiore interesse da vedere ad Hong Kong, come raggiungerli e come strutturare le varie giornate in base ai giorni a disposizione.

Victoria Peak

Il Victoria Peak è il punto panoramico più famoso di Hong Kong Island e offre una vista spettacolare sulla città, il porto e i suoi grattacieli scintillanti. E’ sicuramente uno dei luoghi imperdibili della città e se ne hai l’occasione ti suggeriamo di venirci al tramonto, così da poter godere del calar del sole sulla città da questo punto panoramico. Per raggiungerlo poi, puoi prendere da Hong Kong i mezzi pubblici che comprendono anche la funicolare Peak Tram, una delle attrazioni storiche più iconiche della città, oppure venirci con un taxi.

Tsim Sha Tsui

Il lungomare di Tsim Sha Tsui è un altro dei luoghi imperdibili ad Hong Kong, è situato sulla punta meridionale di Kowloon e offre una vista panoramica mozzafiato di Hong Kong sull’acqua, si tratta infatti di uno degli skyline più fotografati al mondo.

Passeggiando poi sul lungomare, troverai anche panchine per sederti e da dove ammirare lo spettacolo delle luci del porto di Victoria che si accendono ogni sera. Trovandosi poi in pieno centro, potrai raggiungere il lungomare anche a piedi.

Il tempio di Wong Tai Sin

Questo affascinante tempio è dedicato a Wong Tai Sin, una figura leggendaria della medicina tradizionale cinese, infatti il tempio è noto per attirare molti devoti, sia locali che turisti, che vi si recano per fare le loro preghiere. Con i suoi splendidi archi cinesi e i dettagli architettonici, è sicuramente una meta da non perdere.

Per raggiungere poi il tempio di Wong Tal Sin, dovrai prendere diversi mezzi pubblici, visto che si trova fuori dal centro di Hong Kong, ma ne vale la pena.

Il monastero Po Lin e Buddha Gigante

Situato sull’isola di Lantau, il Monastero di Po Lin e la sua imponente statua del Buddha Gigante (conosciuta anche come Tian Tan Buddha) sono tra le maggiori attrazioni spirituali di Hong Kong. Per raggiungere il monastero, trovandosi anche questo fuori dal centro, potrai o prendere i mezzi pubblici oppure farti portare da un driver, calcola comunque almeno 1h di tragitto.

Il mercato notturno Temple Street

Se vuoi immergerti nell‘atmosfera vivace e caotica di Hong Kong, il mercato notturno di Temple Street è il posto giusto per te. Qui troverai una vasta gamma di prodotti, dalle prelibatezze locali e i souvenir fino ai negozi di abbigliamento, di gadget e molto altro. I negozianti e gli artisti di strada rendono poi questo mercato un’esperienza indimenticabile, che vale il viaggio.

Il Temple Street si trova poi molto vicino al quartiere di Tsim Sha Tsui e con una passeggiata di 10 minuti, potrai raggiungerlo e goderti un’ottima cena super local.

Central e Soho

Central è il cuore finanziario di Hong Kong, ma offre anche molte opportunità per lo shopping di lusso e l’architettura moderna. Il quartiere di Soho, invece, è conosciuto per i suoi ristoranti di alta qualità e bar alla moda, ed è il luogo ideale per immergersi nella vibrante scena culinaria di Hong Kong. Entrambi questi quartieri si trovano su Hong Kong Island, per raggiungerli potrai quindi prendere un ferry dai Pier che si trovano a Tsim Sha Tsui.

I mercati galleggianti di Aberdeen

I mercati galleggianti di Aberdeen offrono uno sguardo sulla tradizione della pesca e del commercio marittimo della città. Potrai fare un giro in una delle tipiche imbarcazioni locali, conosciute come sampans, e gustare deliziosi frutti di mare freschi nei ristoranti galleggianti.

Anche Aberdeen si trova su Hong Kong island e potrai raggiungerlo tranquillamente con i mezzi pubblici da Soho o da Central.


In conclusione, Hong Kong è una destinazione dinamica e affascinante che offre un mix unico di cultura, storia, modernità e bellezze naturali. Esplorare i luoghi di maggiore interesse ti permetteranno di apprezzare appieno la bellezza e l’energia di questa città cosmopolita.

Tra l’altro da poco Hong Kong è anche entrata a far parte del programma Working holiday, dando così la possibilità a chi lo desidera di vivere e lavorare in questa incredibile città.

Ovviamente prima di partire non scordarti l’assicurazione! Viaggiare e scoprire il mondo è uno dei modi più belli per arricchire la propria vita, ma è anche molto importante tutelarsi, così da essere protetti in caso di problemi o imprevisti.

Alla scoperta della Nuova Zelanda dei Maori

La Nuova Zelanda è una terra affascinante e misteriosa, abitata da una cultura antica e vibrante: i Maori. Con una storia ricca e piena di valori, i Maori hanno contribuito a creare l’identità nazionale. Sono diventati un simbolo di orgoglio per i neozelandesi, poiché rappresenta un collegamento vitale con le radici e la storia di questa terra.

In questo articolo, ci addentreremo nel mondo dei Maori, esplorando la storia, le danze tipiche, le tradizioni, i tatuaggi e la profonda cultura che li caratterizza.

Se stai pensando di andare in Nuova Zelanda, continua a leggere questo articolo per conoscere la cultura di questo meraviglioso paese.

Chi sono i Maori?

I Maori sono il popolo indigeno della Nuova Zelanda, arrivati ​​nell’arcipelago migliaia di anni fa dalla Polinesia. Questo termine significa letteralmente “normale” o “ordinario” nella loro lingua, anche se la cultura di questo popolo è tutto tranne che ordinaria. Questa comunità infatti ha resistito a secoli di cambiamenti, mantenendo vive le loro tradizioni, le credenze e i valori.

La storia dei Maori in Nuova Zelanda

La migrazione dei Maori ha segnato in maniera significativa la loro identità, perché è da questo momento che nascono le diverse tribù, ognuna con la propria cultura, leggi e territorio.
Ha portato anche alla nascita di saghe, miti e leggende, che si intrecciano con i paesaggi naturali dell’arcipelago, come le montagne, i fiumi e gli oceani.

Tra queste tribù sono nate diverse guerre tribali alternate a periodi di pace e prosperità, ma è con l’arrivo degli europei nel XVIII secolo che avviene un cambiamento significativo sulla cultura e sulla vita dei Maori, portando a conflitti territoriali e alla perdita di terre e risorse.

Nonostante le sfide però, i Maori hanno dimostrato una straordinaria resilienza nel preservare la propria cultura e identità.

Oggi, sono protagonisti nel riaffermare la loro cultura, promuovendo la lingua Maori, rivendicando i diritti di proprietà delle loro terre ancestrali e partecipando attivamente alla politica.

Le danze tipiche dei Maori in Nuova Zelanda

Le danze Maori, conosciute come “haka“, sono una forma di espressione che unisce il movimento del corpo, i canti e le percussioni.

Originariamente, veniva eseguita dai Maori per intimidire gli avversari in battaglia e per esprimere il loro coraggio e la loro forza. Oggi, la haka viene eseguita in diverse occasioni, come eventi sportivi, cerimonie di benvenuto e celebrazioni culturali.
È caratterizzata da gesti vigorosi e facce minacciose, i danzatori battono i piedi, colpiscono il petto e le cosce, eseguono movimenti di braccia e lingua, e pronunciano parole e versi potenti. Questa danza intensa e coordinata è accompagnata da canti e percussioni tradizionali, che aggiungono ritmo e energia alla performance.

Oltre alla haka, ci sono altre danze Maori che rappresentano aspetti specifici della cultura e della storia del popolo Maori. Ad esempio, il poi è una danza che coinvolge l’uso di palle di stoffa attaccate a dei lacci, che vengono mosse con grazia e abilità. Altre danze come il waiata (canto) e il whakawātea (danza di apertura) sono eseguite per celebrare eventi speciali o per raccontare storie attraverso il movimento del corpo e l’armonia delle voci.

Le danze Maori sono molto più di semplici performance coreografiche. Queste espressioni artistiche trasmettono un senso di identità, orgoglio, connessione con la terra e rispetto per gli antenati. Ogni movimento, gesto e parola nella haka o nelle altre danze Maori porta con sé significati profondi e messaggi culturali che vengono tramandati da generazioni.

Queste danze sono infatti un potente mezzo di comunicazione e di celebrazione della cultura e dell’eredità Maori. Attraverso queste espressioni artistiche, mantengono viva la loro identità, preservando e condividendo con il mondo la bellezza e la forza della loro cultura.

Le tradizioni e i valori dei Maori in Nuova Zelanda

I Maori attribuiscono grande importanza alla comunità, alla famiglia e alla preservazione del loro patrimonio culturale. La parola “whānau” indica l’unità familiare estesa, che svolge un ruolo centrale nella vita di ogni individuo. La reciprocità, la generosità e l’ospitalità sono valori fondamentali che guidano la loro interazione sociale. La terra, chiamata “whenua”, è considerata sacra e gli antenati sono venerati come guardiani spirituali.

I tatuaggi dei Maori

Uno dei simboli più iconici della cultura Maori è il tatuaggio, noto come “moko“. I moko sono disegni intricati che si estendono su viso, corpo e arti. Ogni disegno racconta una storia personale, che può includere informazioni sulla genealogia, il rango sociale, le esperienze di vita e le conquiste di un individuo. Il processo di tatuaggio è tradizionalmente doloroso e richiede grande coraggio, ma è considerato un segno di onore e prestigio.

La cultura dei Maori in Nuova Zelanda

La cultura Maori abbraccia ogni ramo della vita di un individuo, dalla musica, all’arte, alla cucina fino alla lingua. Gli strumenti musicali come il pūkāea (tromba di conchiglia) e il pūtātara (strumento a vento) sono molto importanti e vengono utilizzati per accompagnare le canzoni e le danze “haka”. Anche l’arte Maori, con le sue sculture intagliate in legno e pietra, è una testimonianza tangibile della loro creatività e abilità.

Due WAKA

Inoltre, la cultura Maori è permeata da una profonda spiritualità. Gli antenati, i miti e i luoghi sacri, occupano un ruolo centrale nella loro visione del mondo. La connessione con la natura e la terra è considerata sacra, e i Maori si impegnano nella sua protezione e conservazione.

Il forte legame con l’ambiente circostante si riflette anche nella loro cucina tradizionale, che utilizza ingredienti locali come il kūmara (patata dolce), il kai moana (frutti di mare) e il poi (pasta di farina di mais).

Ma la cultura Maori non si limita solo alla Nuova Zelanda. Si è diffusa in tutto il mondo, affascinando e ispirando persone di diverse nazionalità. La loro ricca eredità culturale è celebrata attraverso festival, mostre d’arte e performance che permettono ai Maori di condividere la loro storia e il loro patrimonio con tutto il mondo.

I Maori, sono custodi della terra e dei loro antenati. Hanno tramandato le loro conoscenze e le loro storie di generazione in generazione, creando un legame profondo con il paesaggio e il popolo. Conoscere la cultura Maori in Nuova Zelanda significa scoprire una ricchezza di tradizioni, danze, tatuaggi intrisi di significato e una comunità orgogliosa delle proprie radici.

Si tratta di un’esperienza emozionale, che ci ricorda l’importanza di preservare e rispettare le tradizioni dei popoli indigeni, riconoscendo la loro saggezza e contributo alla ricchezza culturale dell’umanità.

Se ti abbiamo incuriosito e vuoi venire a vivere un’esperienza qua, non perderti questi due articoli dove ti diamo consigli su come trasferirti in Nuova Zelanda, e come richiedere il Working holiday visa.

Una volta applicato poi per il visto, sul sito ufficiale del governo, non dimenticarti di sottoscrivere l’assicurazione cap working holiday per proteggerti durante tutta la tua permanenza nel paese.

Trasferirsi e andare a vivere in Canada: la storia di Federica

Vorresti vivere un’esperienza e andare a vivere in Canada ma vuoi saperne di più, magari da qualcuno che già è lì? Non perderti questa intervista allora!

La nostra rubrica continua, abbiamo conosciuto Deborah e Terrence e la loro magica avventura in Nuova Zelanda, Alice che vive in Sri Lanka e ha aperto una guesthouse e ora è il momento di spostarci verso Occidente.
Attraversiamo l’Atlantico e atterriamo nella terra delle opportunità e della libertà.

E quindi chi meglio di una persona che ce l’ha fatta può raccontarci com’è vivere in Canada?!
Conosciamo Federica!

Ciao Federica, hai voglia di raccontarci un pò chi sei?

Ciao! Mi chiamo Federica, ma per molti sono Ciompif, un nome corto e simpatico che mi rappresenta molto.
Sono una ragazza di 27 anni, metà savonese e metà napoletana, che 3 anni fa ha lasciato un lavoro a tempo indeterminato per volare oltreoceano e vedere cosa la vita aveva in serbo. Ora sono precisamente a Vancouver, in Canada.

Come mai hai scelto di andare a vivere in Canada per l’inizio di questa nuova vita?

Penso sempre che il Canada mi abbia scelta. Mi è sempre piaciuto come paese per la sua libertà di idee e per le mille culture che ci abitano.
Il giorno in cui poi tutto è cambiato me lo ricordo bene, era una sera di maggio del 2019, ero su Facebook e avevo appena finito di lavorare.

Ad attirare la mia attenzione è stato un annuncio di una agenzia che aiutava a fare i Working Holiday Visa per il Canada, così ho fatto domanda, aiutata da una ragazza che voglio sempre menzionare perché è stata davvero d’aiuto all’epoca ed è poi diventata un’amica: Laura Baileni.

Dopo 2 settimane dalla mia richiesta ho ricevuto quindi la lettera di accettazione e dopo un mese completo avevo già il via libera per entrare nel paese. È stata una cosa lampo ho fatto il biglietto e sono partita. Poi di mezzo c’è stata la pandemia che non ha aiutato, però ho deciso di tenere duro e di rimanere ugualmente, e direi che ne è valsa la pena visto che sono ancora qua.

Che differenze principali trovi rispetto all’Italia?

Tante differenze, tanto da considerare le due realtà, due mondi diversi. Trovo che qui ci sia più senso di comunità e di accettazione, perchè molte culture convivono e c’è molto rispetto per chi viene da fuori, visto che quasi tutti lo sono stati. Però è anche vero che c’è meno collaborazione quotidiana tra le persone. Io sono abituata a Napoli da mia nonna dove i vicini si scambiano lo zucchero che manca a casa, qui invece chi abita vicino a me non sa neanche il mio nome.

Ma sicuramente la differenza che vedo più marcata rispetto all’Italia sono le condizioni lavorative e tutto il piano di benefit che dopo qualche mese nelle aziende ricevi in Canada, come la gestione della maternità, gli aiuti statali a chi non ha un income elevato e tanto altro.

Che tipo di visto hai ora?

Dopo aver terminato il working holiday visa e aver seguito diversi corsi, ora da qualche mese sono diventata residente permanente in Canada. Ovvero lo status grazie al quale posso rinnovare la mia permanenza qua ogni 5 anni quasi in automatico. Ma se per esempio decido nel corso di questi 5 anni di stare sul suolo canadese e quindi vivere in Canada per almeno 3 anni in totale, potrò diventare cittadina canadese e avere il doppio passaporto.

Quali sono le cose burocratiche da fare una volta che si decide di vivere in Canada?

Io dico sempre: il primo giorno ti riprendi dal jet Lag e il secondo giorno vai a fare le due cose fondamentali: Sin Number, un numero per lavorare che devi dare al tuo datore di lavoro, e aprire un conto corrente. Poi si fa una scheda telefonica e si inizia a preparare il curriculum in stile canadese ovvero senza foto e dati sensibili per non creare discriminazioni.

Ovviamente, prima di arrivare in Canada è fondamentale stipulare un’assicurazione sanitaria, visto che qua è privata.

Una volta che ci si è ambientati poi è tempo di provare qualche piatto tipico, come la poutine e i Timbits.

Che cosa hai fatto all’inizio per ottenere il working holiday visa, quali sono i requisiti?

Il working Holiday è il visto che consiglio di fare se si ha intenzione di esplorare il paese e capire se può piacere l’idea di vivere qui, anche perché permette di lavorare e vivere in Canada legalmente.

I requisiti fondamentali, ma invito a guardare sul sito canadese, sono: essere cittadino italiano, risiedere in Italia, avere dai 18 ai 35 anni, non avere precedenti penali, avere sul conto almeno 1600€ e avere un‘assicurazione che copra per tutta la durata del visto.

Il visto si richiede poi sul sito ufficiale canadese e richiede un pò di pazienza dal momento che le procedure possono essere un pò lunghe, ma poi ne vale la pena.

Dove vivere in Canada, perché hai scelto Vancouver?

Sicuramente il primo motivo è stato per il clima, eccezioni a parte, le temperature qua sono miti, si scende sotto lo zero rarissime volte, quindi è una situazione più gradevole per me. Poi essendo antropologa ho sempre amato e rispettato le First Nations e qui c’è uno dei più grandi musei antropologici del mondo.

E’ facile fare amicizia lì?

Fare amicizia qui è un po’ difficile perché, essendo una città cara, tutti lavorano molto, ma nel corso di questi anni ho creato amicizie belle e profonde. L’unico neo è che spesso si incontrano persone di passaggio e bisogna essere sempre pronti a salutare gli amici che decidono di spostarsi in altre città del Canada o cambiare vita di nuovo.

Come si approcciano i local agli expat?

Expat mi sembra un termine molto romantico, a me piace più usare immigrati perché secondo me questa parola contiene un po’ il senso di fatica e sofferenza che le persone che vanno via dal proprio paese provano.

A Vancouver comunque la maggior parte delle persone è immigrata, si arriva qua da ogni parte del mondo quindi non si sente tanto la differenza, anzi se non sai bene l’inglese non si spazientiscono e cercano di aiutarti come possono.

Al contrario è raro qui trovare canadesi autoctoni, perchè molti hanno discendenze europee o asiatiche (se non consideriamo i veri local che sono le First Nations).

Quante settimane consigli per visitare Vancouver/ la zona ovest del Canada?

Per la zona Ovest io consiglio almeno 2 settimane, ma dipende tanto da quanto si vuole esplorare: un itinerario potrebbe essere Vancouver, Whistler e Kelowna, oppure si può noleggiare l’auto e visitare Calgary&Jasper in Alberta.

Infine c’è tutta la zona intorno a Vancouver come la splendida Vancouver Island con la capitale della British Columbia Victoria, Tofino e la Sunshine Coast. Insomma, ci sono tanti posti intorno a Vancouver che si possono visitare, dipende tutto da quello che uno cerca.

Che consigli vorresti dare a chi vorrebbe cambiare vita e lasciare l’Italia?

Una delle mie frasi preferite dice: se non ti piace il posto dove sei puoi muoverti, non sei un albero!

Il mio consiglio infatti è quello di esplorare, all’inizio è dura, ma poi è bello assaporare ciò che ti sei creato completamente da solo. Sul mio Instagram cerco sempre di essere più vera possibile e raccontare anche i giorni no, perché arrivano, ma la luce può essere davvero bella in fondo al tunnel.

L’Italia poi non si muove: si può sempre tornare dopo l’esperienza!

Quali sono i pro e i contro del vivere in Canada?

I pro sono le tante culture, conoscere gente nuova ogni giorno, le condizioni lavorative, la mancanza di giudizio per come sei e imparare una nuova lingua.
 I contro per me sono essere lontani dalla famiglia, i voli costosi per esplorare i dintorni, contrariamente ai voli per girare in Europa, e la mancanza della parmigiana di mia nonna.

Ormai sono passati un paio d’anni da quando hai lasciato l’Italia, sei soddisfatta del tuo percorso?

Si, ad essere sincera sono soddisfatta. A volte guardo indietro a quella ragazza di 24 anni appena compiuti che è partita così spaventata e vorrei darle un abbraccio perché è stata coraggiosa! Dimentichiamo ciò che possiamo fare e il nostro potenziale se stiamo sempre al sicuro nel nostro giardinetto di casa.

Poi se qualora un giorno non mi piacesse più stare qui, ho il dovere di essere onesta con me stessa e magari cambiare di nuovo paese.

Dove possiamo seguire le tue avventure?

Mi trovate tanto sul mio profilo Instagram: – Ciompif – dove sono sempre contenta di conoscere nuove persone e rispondere ai dubbi e domande sul Canada.


Grazie Federica per averci portato un pò nella tua vita in Canada!