Working holiday visa Canada: novità e opportunità 2024
Stai valutando di vivere un’esperienza all’estero? Scopri di più allora sul working holiday visa Canada, e rimani fino a 2 anni in questo paese!
Purtroppo sul web si leggono ancora tanti articoli non aggiornati su costi, tempi e durata del visto non corretti, quindi eccoci qua a darti tutte le notizie aggiornate. ll Working Holiday Visa (WHV) per il Canada ha infatti recentemente introdotto alcune importanti novità che lo rendono ancora più interessante se desideri vivere un’esperienza lavorativa all’estero. Oltre infatti ad aver esteso il limite d’età fino a 35 anni, ora il visto può essere rilasciato per 12 mesi e può essere esteso per un secondo anno.
In questo articolo quindi troverai tutte le notizie aggiornate e tante informazioni se stai pensando di fare un’esperienza all’estero.
Novità working holiday visa Canada
Fino a qualche tempo fa, il Working Holiday Visa per il Canada aveva una durata di 6 mesi, una finestra di tempo piuttosto limitata per esplorare e lavorare in un paese così vasto. Oggi però, questa possibilità è stata estesa fino a 12 mesi, permettendo così non solo di rimanere più a lungo ma di fare anche molte più esperienze. Ma non solo, alla scadenza del primo anno, sarà possibile estendere il visto per fare quello successivo, seguendo nuovamente tutte le procedure per l’ottenimento del visto come per il primo.
Oltre a questo, l’estensione del limite di età fino a 35 anni è un’altra svolta positiva. Ora, anche chi ha già qualche anno di esperienza lavorativa alle spalle può sfruttare questa occasione, rendendo il WHV un’opzione anche per persone con competenze più avanzate o che scelgono di cambiare vita da adulti.
Come ottenere il Working Holiday Visa Canada
Il processo per ottenere un Working Holiday Visa canadese è più lungo rispetto, ad esempio, a quello per l’Australia, trovi come richiedere il working holiday visa per l’Australia qua, che a volte viene rilasciato nel giro di poche ore. Per il Canada infatti il procedimento richiede diversi mesi e organizzarsi con anticipo è fondamentale. Ecco i passaggi principali:
1. Iscrizione alle Pool
Il primo passo per richiedere il WHV canadese è iscriversi alle Pool, una sorta di “lotteria” gestita dal governo canadese. Ogni anno, le Pool aprono in determinati mesi, generalmente a partire da dicembre o gennaio. Una volta iscritti poi, bisogna attendere di essere selezionati per procedere con la domanda. È importante quindi monitorare il sito del International Experience Canada (IEC) per sapere quando le Pool sono aperte.
2. Requisiti obbligatori
Oltre a essere selezionati, ci sono alcuni requisiti fondamentali per poter fare domanda:
- Disporre di risorse documentate per un importo minimo di 2.500 $ CA: Questa somma è richiesta per dimostrare di avere abbastanza fondi per coprire le prime spese di soggiorno in Canada.
- Avere un’assicurazione sanitaria valida per tutta la durata del visto Working Holiday. È quindi fondamentale stipulare una polizza che copra malattie, infortuni e rimpatri. L’assicurazione sanitaria Cap Working Holiday di Chapka è infatti l’opzione migliore per rimanere coperto per l’intera durata del soggiorno.
- Certificato medico: per attestare lo stato di buona salute
- Dati biometrici: In alcuni casi, potrebbe essere richiesto di fornire anche i dati biometrici (impronte digitali e foto) presso un centro di raccolta autorizzato.
- Pagare il visto: 172$.
3. Documenti da presentare
Se sarai selezionato dalla Pool, dovrai presentare poi una serie di documenti per completare la richiesta. Questi includono:
- Casellario giudiziario e Carico pendenti, che attestano che non hai precedenti penali o processi in corso. Se si è vissuto per più di 6 mesi in altri paesi, sarà necessario richiederlo anche a quest’ultimi
- Foto tessera, che deve seguire delle specifiche precise (da caricare online).
- Passaporto valido per l’intero periodo del tuo soggiorno.
- Curriculum per verificare l’esperienza e le competenze
- Traduzioni: tutti questi documenti ovviamente dovranno essere tradotti in lingue inglese
4. Tempistiche
Il processo di approvazione del WHV per il Canada può richiedere diversi mesi perchè prima si attende l’ingresso alla Pool, successivamente se si viene invitati, si hanno 10 giorni per iniziare a compilare i moduli. Dal momento poi in cui inizi a caricare i documenti, ti daranno altri 20 giorni di tempo per pagare il visto. Se poi ti richiederanno i dati biometrici, avrai a disposizione altri 30 giorni per prendere appuntamento e fornire i dati in un ufficio apposito.
Una volta inviato tutto, potranno poi passare circa 2 mesi per avere risposta e infine una volta ricevuto il visto via mail, avrai 1 anno di tempo per entrare nel paese per non farlo scadere. Per questo motivo, se stai pensando di trasferirti in Canada, ti consigliamo di organizzarti con il dovuto anticipo, non solo per rispettare le tempistiche, ma anche per sfruttare i periodi di apertura delle pool.
Leggi tutti i procedimenti su come ottenere il working holiday visa Canada in questo articolo dedicato!
Nuova opportunità: rimanere 2 anni in Canada
Poter trascorrere non solo più di 6 mesi in Canada, ma bensì 2 anni con il Working Holiday Visa, ti offrirà tantissimi vantaggi. In primo luogo avrai il tempo per esplorare il paese e immergerti nella sua cultura, potrai viaggiare e provare anche città diverse in cui vivere. Potrai poi acquisire esperienze lavorative internazionali, che ti potranno tornare molto utile in futuro perché un periodo lavorativo in Canada arricchirà sicuramente il tuo curriculum e ti darà la possibilità di imparare nuovi mestieri o migliorare le competenze già acquisite in Italia.
Infine rimanere in Canada 2 anni ti permetterà di valutare seriamente se trasferirti o meno in questo paese a lungo termine. Trascorrere infatti così tanto tempo, sicuramente ti farà comprendere se lo stile di vita e il contesto fanno per te o meno. Dopo quindi il WHV e le esperienze acquisite, potresti richiedere o un student visa, oppure cercare uno sponsor per ottenere la Permanent Residency.
Dove vivere in Canada
Il Canada è un paese vasto che offre diverse opportunità lavorative a seconda di dove ti trovi, in città o nelle aree rurali. Vediamo alcune differenze:
- Toronto: Se sei alla ricerca di opportunità in settori come la finanza, la tecnologia o il turismo, Toronto è la città ideale. È la più grande città del Canada e offre una vivace vita culturale, è poi una città frenetica dove il ritmo della vita scorre molto veloce e dove gli inverni sono molto lunghi e rigidi.
- Vancouver: Famosa per la sua bellezza naturale, Vancouver è una città più piccola e più a misura d’uomo, con meno offerte e meno attività culturali o sociali. Il clima però è molto più mite rispetto a Toronto, piove molto di più ma almeno in inverno le temperature non scendono mai sotto lo zero.
Meglio Toronto o Vancouver? Scoprilo in questo articolo dedicato.
- Lavorare nelle farm: Se preferisci vivere in aree rurali più tranquille o desideri lavorare in settori legati all’agricoltura, potresti considerare le farm. Le stagioni migliori per lavorare nelle fattorie canadesi sono la primavera e l’estate, quando si svolge la raccolta e le aree del British Columbia e dell’Alberta offrono molte opportunità in questo senso tra frutta e verdura.
- Lavorare nei parchi nazionali: Un’altra possibilità è lavorare nei parchi nazionali, come Banff o Jasper, che accolgono numerosi turisti sia in estate che in inverno. Qui potresti trovare lavoro in hotel o nei ristoranti.
In conclusione il Working Holiday Visa per il Canada è un’opportunità straordinaria se desideri vivere e lavorare in un paese che offre paesaggi mozzafiato e un mercato del lavoro in crescita. Con la possibilità di rimanere fino a due anni, potrai immergerti nella cultura canadese, fare nuove esperienze e, se lo desideri, iniziare a costruire una nuova vita in questo splendido paese.
Trasferirsi in Australia: quali visti e opportunità ci sono?
Che possibilità ci sono per chi vuole trasferirsi in Australia? Ecco le diverse tipologie di visti, sia per brevi che per lunghi periodi.
L’Australia è una delle destinazioni più popolari per chi cerca un cambio di vita o un’opportunità lavorativa. Le sue città moderne, la qualità della vita elevata e l’accesso a meraviglie naturali mozzafiato attraggono ogni anno migliaia di persone, compresi molti italiani.
Se stai pensando quindi di trasferirti in Australia, ci sono varie possibilità da considerare. Ecco una guida dettagliata su come fare il grande passo, dai visti ai documenti, fino a come rimanere a vivere stabilmente.
Trasferirsi in Australia con il Working Holiday Visa (WHV)
Il Working Holiday Visa è uno dei visti più popolari per giovani tra i 18 e i 35 anni che vogliono esplorare l’Australia, ma anche lavorare e mettere da parte i soldi. Questo visto ti permette infatti di lavorare legalmente in Australia per un anno con la possibilità di estendere per un secondo o terzo anno, a determinate condizioni.
Leggi come ottenere il working holiday visa a questo articolo!
Con questa tipologia di visto poi, che puoi richiede sul sito del governo australiano, ti consigliamo di stipulare un’assicurazione che ti protegga in caso di necessità. Per esempio potresti valutare la nostra assicurazione più venduta, la Cap Working Holiday, una polizza pensata specificamente per questo visto. Ecco cosa copre:
- Assistenza sanitaria
- Rientro anticipato
- Copertura mondo se nel mentre vuoi anche viaggiare fuori dall’Australia
- Responsabilità civile
- Assicurazione bagaglio
Se poi vuoi avere maggior informazioni leggi qua: cap working holiday.
Student Visa: studiare e lavorare in Australia
Se invece desideri studiare o fare un master in Australia, lo Student Visa è l’opzione migliore. Questo visto ti permetterà infatti di iscriverti a corsi di studio, che vanno dai certificati professionali fino alle lauree universitarie. Un grande vantaggio dello Student Visa è poi che ti permette di lavorare legalmente per un massimo di 20 ore a settimana durante il periodo di studio, e a tempo pieno durante le vacanze, così da poter sostenere le spese del vivere in Australia.
Come per l’esperienza lavorativa anche per studiare in Australia è fortemente consigliato avere una copertura sanitaria internazionale per tutto il periodo del soggiorno e la Cap Student di Chapka, è progettata proprio chi studia all’estero. Copre:
- Spese mediche
- Rientro anticipato
- Assicurazione bagaglio
- Danni al materiale affidato durante il tirocinio
Vuoi saperne di più? Leggi tutto ciò che è incluso nella Cap student di Chapka.
Trasferirsi in Australia a vivere
Dopo aver vissuto un anno o più in Australia con un Working Holiday o Student Visa, potresti decidere di voler rimanere definitivamente ed ecco le principali procedure per farlo.
Una delle strade più comuni per ottenere un visto permanente è attraverso la sponsorizzazione da parte di un datore di lavoro. In Australia, molti settori (come l’ingegneria, l’informatica, la sanità, e l’edilizia) cercano costantemente lavoratori qualificati. Se trovi quindi un lavoro in uno di questi settori, il tuo datore di lavoro può sponsorizzarti per ottenere un Temporary Skill Shortage Visa (subclass 482), che potrebbe portare a un visto permanente in futuro.
Se lavori invece in un settore richiesto e accumuli una certa esperienza, potresti candidarti per un Permanent Resident Visa, che ti offre i vantaggi di vivere stabilmente in Australia, incluso l’accesso a servizi sociali e sanitari. Esistono varie sottocategorie di questo visto, inclusi:
- Skilled Independent Visa (subclass 189): basato su un sistema di punteggi per qualifiche, esperienza lavorativa e competenze linguistiche.
- Skilled Nominated Visa (subclass 190): richiede la sponsorizzazione da parte di uno stato o territorio australiano.
Quanto si spende a trasferirsi in Australia?
Trasferirsi in Australia richiede un investimento economico considerevole e non è un percorso da prendere alla leggera. I costi poi variano in base al tipo di visto e alla tua situazione personale, di seguito però troverai alcune spese da considerare:
- Visti e documenti: Il costo del visto varia da poche centinaia a diverse migliaia di dollari australiani (AUD), la stessa cosa per i documenti. Ad ogni modo calcola sui 20.000$ di spese per ottenere la cittadinanza.
- Affitto e costi di vita: L’affitto in Australia è parecchio costoso, specialmente nelle grandi città come Sydney, Melbourne, Brisbane e Perth. In media, un appartamento con una camera da letto parte dai 300$ a settimana a salire.
- Mangiare: i costi per mangiare in Australia si aggirano più o meno a quelli europei delle grandi città. Considera quindi circa 80$ a settimana di spesa.
Quanto si guadagna in Australia?
Gli stipendi in Australia variano molto in base al settore e alla città. In generale, lo stipendio medio si aggira intorno ai 90.000 AUD all’anno per i lavoratori a tempo pieno. Tuttavia, se parti con lo stipendio minimo, considera circa 55.000 AUD mentre per le professioni specializzate come ingegneri, medici e IT lo stipendio annuo sale.
Dove conviene vivere in Australia?
L’Australia offre tantissime opzioni e tutto dipende da cosa cerchi e da dove potresti trovare migliori opportunità lavorative. Ad ogni modo Sydney è la città più grande e offre numerose opportunità lavorative, ma è la più costosa. Melbourne invece è conosciuta per la sua scena culturale e artistica, è una città vivace e a livello di spese è più economica rispetto a Sydney. Proseguiamo con Brisbane, una città piccolina, con un bellissimo clima tropicale e un mercato del lavoro minore ma in crescita. Terminiamo con Perth, la più isolata e piccola. E’ una città molto tranquilla, ideale soprattutto se ami le gite in natura visto che le maggiori città si trovano tutte sull’altro lato della costa. Nonostante sia piccola ha costi piuttosto alti.
Ecco cosa vedere a Perth!
Se invece ami vivere lontano dalle grandi città, in Australia avrai solo che l’imbarazzo della scelta, i costi poi saranno molto più bassi e potrai goderti una vita più lenta.
Dove vivono gli italiani in Australia?
L’Australia ospita una delle comunità italiane più grandi al di fuori dell’Italia, con la maggior parte concentrata a Sydney e Melbourne. Queste città infatti hanno una vivace vita sociale, con ristoranti italiani, associazioni culturali e festival che celebrano la cultura italiana. Se quindi ricerchi affinità tra connazionali, sicuramente queste due città sono quelle da considerare maggiormente.
In conclusione trasferirsi in Australia per un’esperienza o per la vita è un’avventura entusiasmante, ma che richiede un minimo di pianificazione che varia in base al visto richiesto. Ma qualsiasi sia il motivo, l’Australia saprà sorprenderti e offrirti più di quanto ti eri immaginato!
La storia di Hong Kong: dalle origini a oggi
Hai in programma di visitare questa incredibile città e vuoi conoscere la storia di Hong Kong per comprenderla meglio? Continua a leggere allora.
Hong Kong, una delle città più dinamiche e cosmopolite del mondo, ha una storia affascinante e complessa che ha modellato la sua identità unica. Questa storia infatti abbraccia periodi di dominazione coloniale, conflitti, e una transizione complessa verso il suo status attuale come Regione Amministrativa Speciale della Cina. Proprio per questo motivo continuando a leggere troverai una panoramica generale delle sue origini, così che visitandola, tu possa comprendere meglio la città.
Le origini di Hong Kong
Prima dell’arrivo dei coloni europei, Hong Kong era abitata principalmente da comunità di pescatori, agricoltori e artigiani ma durante la dinastia Qin (221-206 a.C.), la regione fu incorporata nell’impero cinese. Tuttavia, fu durante la dinastia Tang (618-907 d.C.) che Hong Kong iniziò a prosperare come punto commerciale, grazie alla sua posizione strategica sulla costa meridionale della Cina.
Storia di Hong Kong: l’arrivo degli europei
L’attenzione europea su Hong Kong iniziò nel XVI secolo, quando i commercianti portoghesi arrivarono in Cina principalmente a causa delle grandi potenzialità commerciali offerte dall’Asia. I commercianti portoghesi furono i primi europei a stabilire contatti diretti con la Cina nel 1513. Cercavano spezie, seta, e altri beni di lusso per soddisfare la crescente domanda europea di questi prodotti esotici. Nel 1557, i portoghesi stabilirono una base commerciale a Macao, segnando l’inizio della presenza europea nella regione. Tuttavia, fu solo nel XIX secolo che gli inglesi giocarono un ruolo cruciale nella storia di Hong Kong questo perchè anche loro volevano cercare vie per entrare nel redditizio mercato cinese. La Compagnia delle Indie Orientali, che aveva il monopolio del commercio britannico con l’Asia, fu un attore chiave in questo contesto. Gli inglesi importavano tè, seta e porcellana dalla Cina, ma la bilancia commerciale era sfavorevole per la Gran Bretagna. Per correggere questo squilibrio, la Compagnia delle Indie Orientali iniziò a esportare oppio, coltivato in India e in Cina.
La prima guerra dell’oppio e il trattato di Nanchino
Nel 1839, la Cina tentò di fermare il commercio di oppio introdotto dagli inglesi, dando inizio alla Prima Guerra dell’Oppio. La guerra terminò con la sconfitta cinese e la firma del Trattato di Nanchino nel 1842. Questo trattato cedette l’isola di Hong Kong al Regno Unito, segnando l‘inizio della dominazione britannica.
Storia di Hong Kong:il periodo coloniale britannico
Sotto il controllo britannico, Hong Kong crebbe rapidamente come porto commerciale. Nel 1860, dopo la Seconda Guerra dell’Oppio, la penisola di Kowloon fu ceduta agli inglesi con la Convenzione di Pechino. Nel 1898, l’area dei Nuovi Territori fu affittata al Regno Unito per 99 anni.
Hong Kong continuò quindi a prosperare sotto il governo britannico, diventando uno dei principali centri finanziari e commerciali dell’Asia. Il porto di Hong Kong divenne uno dei più trafficati del mondo, e la città si trasformò in un melting pot di culture occidentali e orientali.
La seconda guerra mondiale e l’occupazione giapponese
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Hong Kong fu occupata dal Giappone dal 1941 al 1945. Questo perchè con l’avanzare della guerra in Europa e il crescente coinvolgimento degli Stati Uniti, il Giappone pianificò di espandere il suo controllo su tutta l’Asia orientale e il Pacifico, per garantire risorse vitali e proteggere i suoi interessi strategici.
Questo però fu un periodo estremamente difficile per la popolazione locale, con gravi carenze di cibo e medicine. Dopo la resa giapponese nel 1945 però, Hong Kong tornò sotto il controllo britannico e iniziò un periodo di ricostruzione e crescita economica.
Storia di Hong Kong: fine del periodo coloniale e la restituzione alla Cina
Negli anni ’80, con l’avvicinarsi della scadenza dell’affitto dei Nuovi Territori, il futuro di Hong Kong diventò un tema di negoziazione tra il Regno Unito e la Cina. Nel 1984, fu firmata la Dichiarazione Congiunta Sino-Britannica, che stabilì che Hong Kong sarebbe stata restituita alla Cina il 1 luglio 1997, ma avrebbe mantenuto un alto grado di autonomia per 50 anni sotto il principio “un paese, due sistemi”.
Hong Kong come regione amministrativa speciale della Cina
Il 1 luglio 1997, Hong Kong fu ufficialmente restituita alla Cina, diventando una Regione Amministrativa Speciale (SAR). Questo status garantisce a Hong Kong una significativa autonomia in molti settori, compresi i sistemi legale e giudiziario, e le libertà di stampa e di parola, che non sono presenti nel resto della Cina continentale.
Per esempio non è richiesto nessun visto per visitare Hong Kong per motivi turistici a differenza della Cina, trovi tutte le info sul sito di Viaggiare Sicuri.
Negli ultimi due decenni, Hong Kong ha continuato a prosperare come uno dei principali centri finanziari del mondo. Tuttavia, la città ha affrontato anche notevoli sfide politiche e sociali. Le richieste di una maggiore democrazia hanno portato a proteste di massa, come il Movimento degli Ombrelli del 2014 e le manifestazioni del 2019 contro la legge sull’estradizione. Questi eventi hanno evidenziato le tensioni tra la volontà di mantenere le libertà garantite dal modello “un paese, due sistemi” e le pressioni per un maggiore controllo da parte del governo centrale cinese.
La storia di Hong Kong oggi
Oggi, Hong Kong è formalmente una Regione Amministrativa Speciale della Cina, godendo di un alto grado di autonomia. Tuttavia, negli ultimi anni, il governo cinese ha aumentato la sua influenza, sollevando preoccupazioni sulla futura autonomia di Hong Kong. L’approvazione della legge sulla sicurezza nazionale nel 2020 ha suscitato forti critiche internazionali e locali, poiché viene vista come uno strumento per reprimere il dissenso e limitare le libertà civili.
Molti abitanti di Hong Kong temono che il principio di “un paese, due sistemi” stia lentamente erodendo, portando la città sempre più sotto il controllo diretto di Pechino. Nonostante queste preoccupazioni, Hong Kong continua a mantenere la propria identità distinta e a svolgere un ruolo cruciale sulla scena globale, sebbene il futuro della sua autonomia rimanga incerto.
Se vuoi conoscerla da più vicino, lo sai che puoi applicare per un working holiday visa per Hong Kong? Ne parliamo in maniera approfondita in questo articolo!
Cultura e identità di Hong Kong
La cultura di Hong Kong è una fusione unica di influenze orientali e occidentali. La città è rinomata per la sua cucina eclettica, i suoi grattacieli mozzafiato e la sua vivace scena artistica e culturale. Hong Kong è anche un importante centro di commercio e innovazione tecnologica, con una popolazione cosmopolita che contribuisce alla sua vitalità e dinamismo.
Scopri i piatti tipici di Hong Kong in questo articolo dedicato.
Per quanto riguardo invece l’assicurazione, lo sai, per un viaggio fuori Italia è sempre opportuno farla, anche solo per avere più tranquillità di poter mangiare ciò che vorrai. Qua ti consigliamo la nostra best seller, la Cap Assistenza!
Se desideri visitare Hong Kong, trovi cosa vedere in questo articolo, comprendere la sua storia è essenziale per apprezzare la complessità e la ricchezza della sua identità. Dall’antica comunità di pescatori alla moderna metropoli, dalla dominazione coloniale britannica alla transizione verso la sovranità cinese, Hong Kong ha attraversato molte trasformazioni. Queste esperienze storiche hanno forgiato una città unica, resiliente e vibrante, che continua a svolgere un ruolo cruciale sulla scena globale.
Australia cosa vedere in 15 giorni: costa est
Stai organizzando un viaggio dall’altra parte del mondo e vuoi sapere in Australia cosa vedere in 15 giorni? Ecco un itinerario completo!
L’Australia è una terra di meraviglie naturali e la sua costa est è senza dubbio una delle regioni più spettacolari da esplorare. Preparati a vivere un’avventura epica tra spiagge paradisiache, foreste pluviali lussureggianti e barriere coralline mozzafiato.
Ecco quindi tutto ciò che devi sapere per organizzare il tuo viaggio in questa terra magica.
Quanto stare in Australia
Per esplorare la costa est in modo adeguato, sarebbe opportuno avere almeno 3 settimane, ma anche con 2 ci sono tante cose che si possono fare e vedere. E continuando a leggere avrai tutte le informazioni a riguardo so come fare e cosa vedere.
Ovviamente meritano di essere visti anche il sud dove si trova Melbourne, l’outback dove c’è l’immenso Uluru e tutta la bellissima costa ovest fino a Perth, ma per evitare di saltare da un luogo all’altro, in questo articolo troverai nello specifico le info sulla costa est.
Australia cosa vedere in 15 giorni e come spostarsi
Il modo migliore per esplorare la costa est è noleggiare un’auto o un camper. Questo ti darà la massima flessibilità per fermarti dove e quando vuoi. Ma ovviamente con 15 giorni a disposizione sarà fondamentale anche acquistare dei voli interni. A tal proposito ti consigliamo di prenderlo per la tratta Sydney – Brisbane e per rientrare da Cairns a Sydney.
Il punto di partenza ideale infatti per esplorare la costa est è Sydney, perché offre le migliori soluzioni dal punto di vista economico e perché ci sono diverse compagnie aree tra cui scegliere. Oltre a questo gli aeroporti principali in Italia (Roma e Milano) offrono voli sia diretti che con scali minimi verso Sydney.
Ecco una guida al noleggio dei camper in Australia!
Australia cosa vedere in 15 giorni: le tappe
1. Sydney
Inizia il tuo viaggio nella vibrante città di Sydney dove ti consigliamo di non perdere il Sydney Opera House, l’icona architettonica mondiale e l’Harbour Bridge che si trova dall’altro lato, e dove puoi persino fare una scalata guidata per una vista mozzafiato. Oltre a questi ci sono splendidi parchi come il Royal botanic garden, Hyde park, lo splendido quartiere storico The Rocks e la famosissima Bondi Beach, perfetta per surfare o rilassarsi al sole.
2. Blue Mountains
A solo due ore da Sydney, le Blue Mountains offrono paesaggi spettacolari e sentieri escursionistici mozzafiato, dove la visita al Three Sisters e una passeggiata lungo il Wentworth Falls Track sono d’obbligo. Se quindi ami la natura e le camminate, le Blue Mountains sono una tappa assolutamente da non perdere.
3. Byron Bay
Questa località è famosa per la sua atmosfera rilassata, le spiagge incredibili e i suoi splendidi tramonti. Visita il Cape Byron Lighthouse, fai snorkeling o immersioni alla Julian Rocks Marine Reserve e prendi qualche lezione di surf.
4. Gold Coast
Conosciuta per i suoi parchi a tema come Dreamworld e Sea World, la Gold Coast è anche un paradiso per i surfisti. Non perdere una visita al Lamington 5. National Park per una passeggiata tra le cime degli alberi, goditi la sua night life a Surfer paradise e sali al SkyPoint Observation Deck per una vista mozzafiato su tutta la costa.
Brisbane
Brisbane, è la capitale del Queensland, ed è una città vivace con molto da offrire. Tra le attività quindi da non perdere ti consigliamo una passeggiata a South Bank Parklands, un’area ricreativa lungo il fiume Brisbane con spiagge artificiali, giardini e ristoranti e di fare un giro in barca lungo la Brisbane River Cruise, che è un modo rilassante per vedere la città e i suoi ponti iconici. Infine sali sul Mount Coot-tha Lookout, perché offre una vista panoramica spettacolare su Brisbane e i suoi dintorni.
6. Fraser Island
Fraser island è la più grande isola di sabbia del mondo, ed è un luogo da sogno se ami la natura. I tour in 4×4 sono poi il modo migliore per esplorare l’isola e tra le varie tappe assicurati di visitare il Lago McKenzie, con l’acqua turchese e una delle spiagge più pure del mondo e il famoso relitto S.S. Maheno.
7. Whitsunday Islands
Le Whitsunday Islands sono famose per le loro spiagge di sabbia bianca e le acque cristalline ed è considerato uno dei luoghi più belli al mondo. Partecipa quindi a un tour in barca da Airlie beach per esplorare la Grande Barriera Corallina e fai snorkeling nella Whitehaven Beach, set anche del film di Pirati dei Caraibi. Per un’esperienza ancora più adrenalina invece, prenota un giro in elicottero!
Leggi anche cosa vedere alle Magneti island!
8. Cairns e le Daintree forest
Cairns è la porta d’accesso alla Grande Barriera Corallina per questo ti suggeriamo di partecipare a un’escursione di snorkeling o immersioni per esplorare uno dei più straordinari ecosistemi marini del mondo. Poco più a nord si torva anche la Daintree Rainforest, una delle foreste pluviali più antiche del pianeta. Qua potrai fare trekking, camminate e splendidi percorsi in 4×4.
Scopri invece cosa vedere a Perth sulla costa ovest!
Quando andare in Australia
Il periodo migliore per visitare la costa est dell’Australia va da settembre a novembre (primavera australiana) e da marzo a maggio (autunno australiano). Questi mesi offrono infatti un clima piacevole e meno affollamento turistico.
L’estate invece, da Dicembre a Febbraio è ottima per la parte centro meridionale della costa, i prezzi però sono molto più alti, ma non per la parte nord in quanto è stagione delle piogge. Viceversa l’inverno, da giugno ad agosto, è l’ideale a nord in quanto è il periodo più secco, ma non per la zona sud della costa in quanto è più freddo.
Di conseguenza la primavera e l’autunno sono i periodi migliori per godere al meglio questa incredibile zona dell’Australia.
Costi e pass
Un viaggio in Australia chiaramente non è economico, e lo si intuisce subito con l’acquisto di un volo che si aggira in base alla stagione dai 900 ai 2.000$ per persona. Per dormire invece i prezzi sono all’incirca quelli europei, salvo festività o giornate particolari, in media si spende intorno ai 100/150$ a notte. Riguardo ai pasti infine, consiglio di cucinare se si ha la possibilità, risparmiando di gran lunga perché si va a fare la spesa al supermercato, mangiare fuori al ristorante invece si spende più o meno come in Europa.
Parlando delle attività e dei pass, tieni presente che la maggior parte dei parchi nazionali in Australia richiede un pass di ingresso. Ecco alcuni esempi:
- Blue Mountains National Park: circa 8$ al giorno per veicolo;
- Fraser Island: circa 50$ per un pass di accesso al veicolo.
Riguardo invece ai tour e alle esperienze:
- tour di Fraser Island: aspettati di pagare tra 150 e 300$ per un tour di un giorno;
- giro in barca alle Whitsunday: i prezzi per un tour di un giorno variano da 150 a 250$;
- giro in elicottero alle Whitsunday: dai 260$ in sù. Puoi prenotarlo qui.
Proteggersi in viaggio
Viaggiare in Australia comporta avventure straordinarie, ma è importante essere preparati per qualsiasi eventualità e un’assicurazione medica è in grado di proteggerti in caso di incidenti o malattie, coprendo costi che possono essere molto elevati.
Ecco la Cap Assistenza di Chapka così da goderti al 100% il tuo viaggio.