Usanze in Corea del Sud

Borane, 21 anni, studentessa di commercio internazionale, è nata in Francia da genitori sudcoreani. Ci ha parlato delle usanze della Corea del Sud. Vedrai, alcune sono sorprendenti!

Le usanze in Corea del Sud

Le usanze coreane sono in gran parte influenzate dal confucianesimo, la dottrina elaborata da Confucio secondo cui l’onore e il dovere dell’uomo si basano sulla sua sottomissione alla volontà del cielo. Il rispetto di sé, l’amore filiale, l’amicizia reciproca, la generosità verso gli stranieri e la fedeltà allo Stato sono le cinque virtù confuciane fondamentali.

Le feste

Il jaesa viene organizzato per commemorare e onorare un defunto, il cui ritratto viene sistemato al centro di un tavolo imbandito di pietanze e bevande alcoliche a lui destinate. Questo rituale si svolge non soltanto nel giorno del decesso, ma anche durante il chuseok e il seolnal.

Il chuseok, o “festa del raccolto”, è una delle più grandi feste tradizionali in cui i coreani indossano l’abito tradizionale, chiamato hanbok.La celebrazione ha generalmente luogo nel mese di settembre.

Il seolnal è invece il capodanno lunare, in cui i coreani si recano in visita alla famiglia per condividere i piatti tradizionali.

Il kimjang è il periodo dell’anno in cui, in previsione dell’autunno, si preparano vari cibi, come in particolare il kimchi, cavolo fermentato con peperoncino che viene consumato praticamente ad ogni pasto.

Le buone maniere

Va innanzitutto precisato che la Corea è una società fondata sul rispetto, in particolare sul rispetto per gli anziani. Non di rado, infatti, frasi del tipo “Quanti anni hai?” o “In quale anno sei nato?” rientrano tra le prime domande che un coreano ti porrà per imparare a conoscerti. Questo gli consentirà di stabilire come porsi nei tuoi confronti.

Ecco dunque un breve riepilogo dei “do’s and dont’s”, le cose da fare e da non fare per non essere visti sotto una cattiva luce.

Quando si dà o si riceve qualcosa da una persona più anziana, bisogna assolutamente impiegare entrambe le mani in segno di rispetto.

Per salutare, generalmente si inclina la testa verso il basso. Per mostrare ancora più rispetto verso una persona anziana o nei confronti del proprio capo, è d’obbligo alzarsi per salutarlo.

In generale, a tavola, a meno che non si sia ospiti, bisogna attendere che sia il più anziano a incominciare a mangiare.

Tra le abitudini dei coreani vi è quella di bere durante i pasti il soju, una bevanda alcolica a base di riso. Quando si beve in compagnia di un coreano, è molto importante fare attenzione se il suo bicchiere è vuoto: in tal caso, bisogna riempirglielo immediatamente. Inoltre, quando una persona più anziana vuole servire da bere, è solitamente segno di maleducazione rifiutare. Come già detto, quando ci si fa servire, bisogna mettere entrambe le mani attorno al bicchiere.

Se si viene invitati a casa di qualcuno, è molto importante togliersi le scarpe prima di entrare. Verrà sicuramente offerto un paio di ciabatte.

Infine, è considerato molto sgradevole soffiarsi il naso in pubblico.

Consigli per i viaggiatori

In Corea del Sud è importante rispettare tradizioni e usanze, soprattutto quando ci si trova sui mezzi di trasporto pubblici: i posti a sedere riservati alle persone anziane non saranno mai occupati. Fai dunque in modo che rimangano tali (evitando di sederti a tuo rischio e pericolo).

Inoltre, sarai un occidentale apprezzato se parlerai il coreano. Ecco quindi alcune espressioni da conoscere se desideri integrarti al 100%!

Lessico

Ormai sai tutto delle usanze in Corea del Sud! Allora perché non richiedere il visto Working Holiday?

Lavoro in una farm in Australia

Hai deciso di partire in Australia con un visto Working Holiday?
A causa della pandemia da Covid-19, l’Australia aveva momentaneamente sospeso i visti: turistici, Working Holiday, lavoro, studio. Permetteva l’entrata nel paese solo a coloro che hanno la cittadinanza australiana o un visto permanente e ai loro familiari stretti.
Ma visto che si ricomincia a viaggiare, puoi cominciare già ad informarti ed a programmare la tua prossima avventura in terra australiana! Ti sveleremo come trovare un lavoro in una farm in Australia e quindi ottenere il rinnovo del tuo visto!

In cosa consiste il visto Working Holiday?

Il Working Holiday Visa ti permette di visitare il paese, di studiare o lavorare per 12 mesi.

Con questo visto potrai lavorare a tempo pieno durante tutto l’arco della tua esperienza da backpacker. Però devi sapere che non è possibile lavorare per più di 6 mesi per lo stesso datore di lavoro.

Per ottenere il rinnovo del Working Holiday Visa si deve aver lavorato durante il primo anno per almeno 88 giorni facendo uno specified work.

Si tratta cioè di un impiego svolto nelle zone rurali dell’Australia e in 5 settori professionali specifici: la farm (ovvero lavori legati all’agricoltura e all’allevamento), la pesca o la coltivazione di perle, i lavori nelle piantagioni di legname, i lavori in miniera, i lavori nel capo edilizio.

Dal 1° luglio 2019, si può richiedere il rinnovo per un terzo anno se si ha lavorato almeno sei mesi in una farm durante il secondo visto.

In cosa consiste il lavoro in una farm?

La maggiorparte dei backpackers che vuole estendere il loro visto opta per il lavoro nelle farm perché è più semplice da trovare e non richiede competenze specifiche.

Aver lavorato per 88 giorni in una fattoria è un requisito fondamentale per rinnovare il proprio Working Holiday Visa. Durante il primo anno bisogna aver lavorato circa 3 mesi in questo settore ed aver ottenuto una certificazione del lavoro svolto firmata dal datore di lavoro.

Il lavoro in farm si svolge solitamente presso comunità di lavoro o aziende agricole che spesso offrono (anche se non sempre) vitto e alloggio. Le occupazioni più comuni riguardano specifici settori come l’agricoltura, la pesca, la produzione di carne e pollame, ecc.

Il lavoro nelle farm può consistere nel lavorare nei cosiddetti packing shed (i capannoni dove si confezionano frutta e verdura) o nei campi di colture per raccogliere le piantagioni.

In base al contratto che si ha, alcune farm scelgono di pagare a ore i loro dipendenti ed altre in base alla quantità di frutta e verdura raccolte (ad es. per kilo di frutta raccolta).

La retribuzione è solitamente corrisposta su base settimanale o bisettimanale.

Non è possibile lavorare durante i weekend, nè quando piove o quando il clima non è adatto.

Come trovare lavoro in una farm in Australia?

Cercare lavoro all’estero non è mai facile, e trovare lavoro in Australia non è da meno. Ma ci sono vari modi per trovare lavoro in una farm che vogliamo consigliarti!

Uno di questi è tramite gli annunci on-line che in Australia sono molto consultati.

Il sito web Gumtree, per esempio, è molto usato tra i backpackers in Australia. È un sito di annunci in cui si possono trovare oggetti di seconda mano, libri, macchine usate, abbigliamento, ma ed è anche usato per trovare lavoro.

Una volta trovato l’annuncio che più ti interessa potrai contattare il datore di lavoro tramite telefono o mail.

Potrai così inviare il tuo curriculum (resume) o consegnarlo di persona, per mettere ancora di più in valore le tue capacità e i tuoi punti forza.

Un altro metodo molto usato dai backpackers per cercare lavoro è il passaparola.
Durante quest’esperienza, avrai infatti l’occasione di incontrare tante persone o di scambiare informazioni con i tuoi compagni di ostello, con amici di amici, con le persone che lavorano in reception. La fortuna a volte può essere davvero dietro l’angolo!

A questo proposito, una delle risorse più preziose per i backpacker è Facebook. Esistono tanti gruppi su questo Social Media, anche specifici per città/località, in cui i viaggiatori si scabiano informazioni e consigli. Basta pubblicare un post e in poche ore avrai decine di viaggiatori come te pronti ad aiutarti ed a raccontarti la loro esperienza!

Per esempio, se hai ricevuto una proposta di lavoro in una farm, potrai chiedere informazioni e pareri nei gruppi.
Questo ti aiuterà a capire meglio il funzionamento del lavoro e potrai essere rassicurato da chi ha già vissuto la tua stessa esperienza!

Infine, un altro consiglio da tenere a mente mentre si cerca lavoro è quello di fare work for accomodation, ovvero lavorare in ostello in cambio dell’affitto.

E’ una pratica molto comune in Australia perché trovare un ostello che propone questo tipo di possibilità è abbastanza semplice. Ti sarà richiesto intorno alle 15 ore settimanali di lavoro. Dovrai fare le pulizie, lavorare in reception, fare la guardia notturna, in cambio di un alloggio temporaneo.

Questo ti permetterà di avere più tempo per cercare lavoro in una farm, farti nuovi amici con cui condividere informazioni, e soprattutto risparmiare!

Quando cercare lavoro in una farm in Australia?

L’Australia è un paese immenso che comprende zone con fusi orari, climi e vegetazione diversi.
Per questo motivo ogni mese dell’anno è buono per trovare un lavoro rurale e stagionale. Da qualche parte dell’Australia sarà, infatti, sempre periodo di raccolta!

Prima di lanciarsi nella ricerca del lavoro, bisogna quindi identificare la zona dove il clima permette di lavorare in una farm in quel determinato periodo dell’anno che corrisponde al tuo arrivo.

La maggior parte dei backpackers sceglie le zone in cui fa caldo, perché in estate c’è più turismo e quindi più ricerca di personale da parte di bar, ristoranti, ostelli ecc.

Lo stesso discorso vale per le farm : nel periodo estivo il raccolto è più florido ed è quindi più facile trovare lavoro.

Per avere una visione più chiara delle zone che offrono più possibilità lavorative nelle farm, il nostro consiglio è di scaricare la National Harvest Guid. Si tratta di una guida che viene redatta e aggiornata ogni anno e dove vengono elencate una serie di farm in cui si può lavorare.

Grazie ad una recensione divisa per stati, questo documento ti permette di individuare le zone in cui si può lavorare e le colture che troverai in base ai mesi dell’anno.

La guida dispensa anche consigli e linee guida sul lavoro in farm. Come per esempio, cosa fare se si ha problemi con i datori di lavoro e potrai anche trovare il cosiddetto “modulo 1263”, cioè il documento da far compilare al tuo datore di lavoro per richiedere il rinnovo del visto Working Holiday.

Chi di voi ha già trovato lavoro in una farm in Australia? Avete anche voi dei consigli o informazioni utili per aiutare i futuri backpacker?

I piatti tipici da provare in Canada

Sei in Canada con un Working Holiday Visa? Come si dice : per conoscere veramente un paese e la sua gente, bisogna innanzitutto scoprire la loro cucina ed i piatti tipici. In quanto Italiani, si sa, siamo molto esigenti quando si parla di cibo…
Ecco quindi una guida pratica dei piatti tipici da provare assolutamente in Canada!
E speriamo di non rimanere delusi!

Piatti salati

Iniziamo questo elenco dei piatti tipici da provare in Canada con la POUTINE. Si tratta di patatine fritte ricoperte di salsa di carne e formaggio fuso. Non è certo il piatto ideale per chi è a dieta, ma vale la pena provarlo!

Puoi anche assaggiare il BACON CANADESE che consiste in fettine di carne magra di maiale (in Italia mangiamo soprattutto la parte grassa del maiale) da mangiare a colazione e abbinato con uova e salsicce.

Ti consigliamo di accompagnare il tutto con lo SCIROPPO D’ACERO, che è una salsa tipica canadese largamente consumata anche in America, prodotta con un estratto di  foglie d’acero (simbolo che compare anche sulla bandiera nazionale). I Canadesi utilizzano questo sciroppo su piatti salati e dolci, per condire carne, patatine, bacon, insalate, ma anche plumcake, torte e dessert.

E come non assaggiare la PIZZA CANADESE, caratterizzata da una crosta sottilissima e ampie farciture creative. Possiamo trovare la pizza con tofu, tandoori, mango, arachidi e peperoncino, pesto o anche con feta, cheddar, salame o speck, chili, cipolle caramellate, salsiccia. Lo sciroppo d’acero completa il tutto. Decisamente diversa dalla tipica pizza Margherita Italiana!

Un altro piatto tipico Canadese è la TOURTIERE, che è una torta salata tipica del Quebec a base di carne e patate, spesso condita con il solito sciroppo d’acero. In base alla regione, si può anche trovare la versione con il salmone o altri tipi di pesci.

E se ti piace il pesce, potrai anche provare il CHOUDER DI PESCE, che è una zuppa con un brodo arricchito con panna acida o latte di cocco. All’interno si possono trovare merluzzo, salmone, aragosta, o cappesante.

Infine, ti consigliamo la CIPAILLE che deriva dalla parola six-pâtes (sei paste). Il piatto si compone di sei strati di pasta frolla, riempiti con carne e patate a cubetti. Un piatto gustoso e ricco da preparare in occasione di un pranzo in famiglia o con gli amici !

Bibite

Passiamo ora alle bibite preferite dai Canadesi, che non potevano mancare nel nostro elenco dei piatti tipici da provare in Canada.

Un cocktail molto amato è il CAESAR che è una bibita a base di succo di pomodoro, vodka, worcester e sugo di vongole.

Molto ambito è anche il cosiddetto VINO DEL GHIACCIO, che è prodotto con un tipo di uva che viene congelata fino all’inizio dell’inverno. Questo processo fa sì che lo zucchero rimanga concentrato ed il vino risulti essere molto dolce.

Dolci

E chiudiamo questa carrellata di pietanze Canadesi con i dessert più amati.

Abbiamo per esempio le BUTTER TARTS che sono crostatine con un cuore di burro arricchite da vari condimenti, come per esempio marmellata o sciroppo d’acero.

Potrai anche provare la torta FLAPPER PIE che si compone di una base di biscotti e burro fuso e di un ripieno di crema di meringa.

Molto diffuse nei bar sono le CIAMBELLE a base di burro e di zucchero, o i tipici PANCAKES, una specie di frittella morbida a base di uova, farina e latte. Ovviamente i canadesi ci cospargono lo sciroppo d’acero in abbondanza o li accompagnano con bacon croccante, uova, frutta secca, confetture o yogurt.

Il dolce più famoso rimane però il NANAIMO BARS, un dessert a tre strati a base di crumb, glassa di burro, vaniglia e cioccolato fuso.

Dopo quest’articolo, noi abbiamo decisamente fame ! 😊 E tu?

Hai già assaggiato uno di questi piatti tipici in Canada? Raccontaci la tua esperienza nei commenti qui sotto !

Come ottenere il Visto Working Holiday in Australia?

Il Working Holiday Visa (conosciuto anche come WHV) è il visto più richiesto per recarsi in Australia e trascorrere un periodo di vacanza e lavoro. E’ un’occasione unica per poter scoprire il paese, fare un’esperienza di lavoro all’estero e migliorare il proprio Inglese!

Ma, in tempi normali, ecco cosa si deve fare per ottenere un visto WHV e vivere un anno di esperienze nuove in Australia!

Cos’è esattemente un Visto Working Holiday?

Il Working Holida Visa (o subclass 417) è un visto rilasciato dall’Australia (ma anche da altri Paesi, come la Nuova Zelanda e il Canada) che permette di vivere, lavorare e studiare per un anno.

Ogni Paese ha degli accordi diversi con l’Australia, quindi le condizioni cambiano in base al paese di provenienza. Noi italiani possiamo lavorare per l’intera durata del visto (12 mesi appunto), ma non possiamo lavorare per più di 6 mesi con lo stesso datore di lavoro o studiare per più di 6 mesi.

Se nell’arco di questo anno si completano almeno 88 giorni di lavoro rurale nelle cosiddette farm si ha diritto a richiedere un secondo anno di Working Holiday.

Dal 1° luglio 2019, si può richiedere anche un terzo anno, se si ha lavorato almeno sei mesi in una farm durante il secondo visto.

Quali sono i requisiti per richiedere un visto Working Holiday?

Per richiedere un visto Working Holiday, si devono rispettare alcuni requisiti specifici come:

Come richiedere il tuo primo Working Holiday visa?

Dal 1° luglio 2016, la richiesta del visto si fa online direttamente sul sito del Dipartimento d’Immigrazione e la procedura d’application per il Working Holiday Visa è abbastanza semplice. Dovrai :

Per richiedere il visto, i documenti necessari per l’application sono:

Una volta effettuata la domanda sul sito, riceverai un’e-mail di conferma per aver creato un ImmiAccount e, in un secondo momento, un’altra e-mail con il numero del visto (Immi Grant Notification).

Di solito, non è necessario fornire alcuna documentazione per ottenere il Working Holiday Visa.

Ma, se hai dichiarato di aver avuto precedenti penali o problemi di salute in passato, potresti ricevere un’e-mail con scritto Immi Request for More Information nella quale il Dipartimento può richiedere maggiori informazioni per rilasciare il visto, come ad esempio: una copia certificata del tuo passaporto, documenti medici aggiuntivi, il certificato della tua fedina penale.

Una volta ottenuto il visto avrai a disposizione un anno per organizzare la tua partenza ed entrare in Australia e il visto sarà valido per 12 mesi dal primo ingresso.

Anche l’estensione del visto per il secondo anno di Working Holiday può essere richiesta online, sia da fuori l’Australia che da dentro. Se si richiede mentre si è ancora in Australia, il visto sarà valido fino a 2 anni dal primo ingresso nel paese.

Assicurazione Sanitaria

Grazie ad una convenzione tra l’Italia e l’Australia, nei primi sei mesi di WHV si ha diritto alla Medicare cioè l’assistenza sanitaria pubblica australiana.

Passati questi sei mesi, è però necessario dotarsi di un’assicurazione sanitaria privata.
Se vuoi saperne di più sulla Medicare clicca qui.

Per questo, ti consigliamo la polizza Cap Working Holiday di Chapka!

Le garanzie principali sono le seguenti:

Per maggiori informazioni sulla polizza assicurativa di Chapka, chiama il +39 02 82 94 09 55 o scrivi una mail a info@chapkadirect.it

Contatti

Per maggiori informazioni, puoi consultare il sito ufficiale Australiano. Avrai la possibilità di ricercare le informazioni utili e presentare la domanda online.

In caso di bisogno, ti consigliamo anche il Global Service Centre in Australia, il cui numero telefonico è 0061 2 6196 0196 (orario di apertura del servizio : 09.00-17.00, da lunedì a venerdì) che gestisce le richieste di visti e cittadinanza per l’Australia da parte dei clienti in Europa.

Oppure puoi contattare l’Ambasciata d’Australia a Roma al numero +44 (0) 207 420 3698 (operatori in italiano 10.00-13.00, lunedì-venerdì, chiamata internazionale) o tramite il loro sito.